DONAZIONE DI PLASMA
La donazione di plasma riveste un ruolo fondamentale nella cura di molte patologie croniche anche rare.
Molti disordini genetici possono essere trattati solo attraverso la somministrazione di plasma o sostanze da esso estratte:
ü Fattori della coagulazione: sono indicati nel trattamento dell’emofilia e di altre malattie emorragiche congenite.
ü Immunoglobuline: sono utilizzate per il trattamento delle immunodeficienze primitive e in molti disordini neurologici.
ü I deficit congeniti di alfa 1 antitripsina, antitrombina, C1 inibitore, plasminogeno sono altri esempi di patologie rare che beneficiano di questi medicinali.
La donazione in aferesi è una tecnica particolare di prelievo con la quale è possibile sottrarre uno o più emocomponenti (piastrine, plasma, ecc.), restituendo al donatore i componenti del sangue che non si intende raccogliere.
Per eseguire queste particolari donazioni occorrono speciali apparecchiature, chiamate separatori cellulari.
La durata media della procedura di raccolta del plasma varia dai 30 ai 45 min. La variabilità nella tempistica dipende dalle dimensioni degli accessi venosi e dalla velocità dei flussi di prelievo/reinfusione.
Per impedire che il sangue coaguli, viene utilizzato un liquido anticoagulante (ACD o citrato) che, in alcuni casi, potrebbe causare un lieve formicolio alle labbra. Qualora venisse avvertito questo disturbo, è sufficiente avvisare il personale sanitario che, con opportuni accorgimenti, potrà intervenire tempestivamente nella risoluzione.
La quantità dell'emocomponente (plasma) raccolto è di circa 700 ml al netto della soluzione anticoagulante.
Ad esempio, un donatore di 60 Kg ha un volume di sangue di circa 4,2 lt. di questi circa il 60% (2,5 lt) è composto da plasma. Quindi, rispetto alla quantità posseduta dal donatore, l'emocomponente raccolto rappresenta una parte non significativa che viene ricostituita completamente nell'arco di qualche ora.
Per donare il Plasma occorre prenotarsi presso la Segreteria della nostra Unità di Raccolta o le sedi che effettuano questo tipo di procedura (consultare il sito www.fidasadsp.it/donare-plasma.asp).
I requisiti necessari per donare plasma sono, oltre a quelli previsti dal DM 02.11.15 per l'idoneità al sangue intero, i seguenti:
F gruppo sanguigno AB pos o neg (donatore universale di plasma); F gruppo sanguigno A pos o neg e B pos o neg; F valori di emoglobina pari o superiore a 11,5 g/dl per le donne e 12,5 g/dl per i maschi; F peso superiore a 50 Kg; F età compresa tra 18 e 60 anni. Dai 61 ai 65 anni sono consentite al max 6 plasmaferesi all’anno. F sarebbe opportuno non assumere farmaci antiipertensivi. |
È molto importante RICORDARSI di ASSUMERE, nei 2/3 giorni che precedono la donazione, ALMENO 1 - 2 LITRI di ACQUA al GIORNO e averla sempre disponibile durante la giornata di prelievo.
In Regione Piemonte il numero massimo complessivo di donazioni in un anno, fra i vari tipi di donazioni, è di 12 (Atto DD – A 14 323 del 2020).
L'intervallo minimo consentito tra due plasmaferesi è di 14 giorni, tra una plasmaferesi e una donazione di sangue intero è di 14 giorni, mentre tra una donazione di sangue intero e una di plasma è di 30 gg.
I possibili effetti indesiderati, conseguenti a tutte le procedure di prelievo, sono comunque poco frequenti e di lieve entità, come ad esempio:
ü ematoma in sede di venipuntura
ü flebiti e tromboflebiti
ü reazioni allergiche
ü fenomeni infettivi locali
ü reazioni vaso-vagali, abbassamento di pressione, senso di calore, sudorazioni profuse, nausea e vomito, perdita di coscienza che, in rarissimi casi, possono arrivare allo scatenamento di reazioni tonico-cloniche e incontinenza degli sfinteri.
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